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assemblea consorzio gorgonzola 2025

MILANO - NOVARA - Si è svolta a Milano l’Assemblea Generale dei Soci del Consorzio Gorgonzola Dop, l’incontro annuale in cui si riuniscono le 37 aziende consorziate per fare il punto sulla produzione del formaggio Gorgonzola Dop.


A fare gli onori di casa il Presidente Antonio Auricchio che ha presentato in apertura gli incoraggianti dati del 2024 e dell’inizio di quest’anno. “Il 2024 è stato un anno record – dichiara Auricchio - con oltre 5 milioni 277mila forme prodotte, il dato più alto di sempre, e anche l'andamento di quest'anno è positivo: al 30 aprile la produzione di Gorgonzola Dop si è attestata su 1.790.600 forme – circa 15mila in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso - con una crescita di poco meno dell'1%”. Auricchio sottolinea l’impegno delle aziende produttrici, ma non ignora le incognite e il contesto non facile con cui si è aperto il 2025: “Tra costi energetici che continuano ad essere altissimi, il prezzo del latte che è cresciuto del 12-13% rispetto allo scorso anno e il clima di incertezza provocato dalla guerra commerciale c’è preoccupazione per il futuro. Al prossimo Summer Fancy Food, che si terrà a giugno a New York, parlerò con l'ambasciatrice perché Trump deve capire che la sua politica commerciale penalizza anche i suoi concittadini ed è un'operazione che dal punto di vista economico non sta in piedi”. Tornando ai dati 2024 si registra la crescita, ma così alta, del Gorgonzola Dop piccante (+20,34%) mentre cala la produzione di Gorgonzola di tipo BIO (-7,81% rispetto al 2023).

 

La cosiddetta DOP Economy è un settore centrale del Made in Italy enogastronomico, in continua crescita, di cui l'Italia è leader mondiale con i suoi 55 formaggi Dop (+5,3% in valore). In questo contesto, il Gorgonzola si posiziona subito dopo Grana Padano e Parmigiano Reggiano tra i formaggi a latte vaccino per importanza (fonte Ismea –Qualivita 2023).

Il formaggio Gorgonzola Dop è un’eccellenza millenaria nata nell’omonima cittadina di Gorgonzola, in provincia di Milano, intorno all’anno 1000, oggi prodotta in 15 province a cavallo tra Lombardia e Piemonte. I dati produttivi 2024 rivelano che in Piemonte sono state prodotte 3.822.245 forme (+1,73% sul 2023) e in Lombardia 1.455.476 (+2,36%). In particolare in Piemonte, il Gorgonzola è il prodotto Dop leader tra le 24 filiere food certificate regionali, esclusi quindi i vini, mentre in Lombardia è la quarta denominazione per valore tra le 34 filiere cibo certificate (fonte Ismea –Qualivita 2023).

Il 2024 si chiude in positivo anche per i consumi nazionali: +2,4% grazie a 400.000 famiglie in più (fonte YouGov). Le famiglie che mostrano la maggiore concentrazione e i più alti livelli di acquisto medio, sono principalmente di classe socio-economica alta o medio-alta, con 2 componenti e RA (responsabile acquisto) di 55 anni o più e senza figli. Si confermano sopra la media gli acquirenti del Nord, soprattutto Nord Ovest, dove si registrano anche le maggiori quantità acquistate. Nei canali d’acquisto, il Supermercato genera il 54,9% dei volumi e il 55,5% del valore; secondo canale di vendita il discount (vol. 21%; val. 18,7%) e in crescita il “tradizionale specializzato” (vol.2,4%; val. 2,8%). La modalità di acquisto in peso variabile al banco rappresenta oltre il 61% dei volumi.
Nel 2024 l’export di Gorgonzola è cresciuto del 4,8%, per un totale di 26.188 tons esportate di cui 22.601 tons intra-UE (+5,4%) e le restanti extra-EU (+0,8%). Germania e Francia, con oltre 11,7k tons di formaggio esportato, sono i primi Paesi per importanza, seguiti da Spagna, Olanda, Polonia.
In totale sono 87 gli Stati nel mondo dove nel 2024 si è consumato il Gorgonzola. Fanno invece registrare una leggera flessione (-1,4%) i dati export dei primi due mesi del 2025. Sul tema Auricchio ha le idee chiare: “Abbiamo bisogno della politica e dell’ICE per far crescere questi numeri. Da parte nostra è ben chiaro che non dobbiamo retrocedere di un millimetro sull’altissima qualità che è il nostro tratto distintivo.”. Fabio Leonardi, vice presidente del Consorzio, evidenzia il ruolo che possono avere i nuovi mercati ancora da esplorare e sottolinea come le aziende produttrici di Gorgonzola negli ultimi 30 anni sono state capaci di innovare e far crescere la produzione mantenendo inalterata la tradizionalità di una ricetta millenaria. All’Assemblea arrivano i saluti anche di Chiara Gelmini, prima vice presidente donna del Consorzio, che conferma l’impegno prioritario per la qualità.

In Assemblea si è fatto il punto anche su temi fondamentali per il Consorzio come l’attività di vigilanza e la tutela della Dop Gorgonzola. Nel 2024 sono state effettuate 152 visite ispettive di vigilanza sulle aziende produttrici di prodotti trasformati, in continuo aumento, che utilizzano il formaggio Gorgonzola come ingrediente principale (d.lgs 297/04). In collaborazione con il servizio Ispettorato Centrale Qualità Repressione Frodi Nord Ovest, sono state, inoltre, effettuate, 444 campionature di formaggio Gorgonzola in punti vendita tradizionali, mercati rionali e GDO delle Regioni Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna che hanno portato a 111 verbali di prelievo, finalizzati ai controlli analitici prescritti dal Disciplinare di produzione. A questo riguardo il Gen. Daniel Melis, Comandante Carabinieri Tutela Agroalimentare ha sottolineato dal palco che “l’Arma ha un assetto specialistico a garanzia dei consumatori, oggi sempre più informati e attenti, grazie a una catena di controlli severi. Con il Consorzio e Assolatte collaboriamo anche per formare i giovani carabinieri a cui spetta il delicato compito di intervenire sul territorio”. Secondo il Presidente Auricchio l’attività di controllo dei Carabinieri è uno sprone anche per gli imprenditori a produrre con sempre maggiore cura e attenzione.

Il formaggio Gorgonzola Dop è un prodotto ben distinto nel comparto lattiero caseario italiano e proprio la sua marcata caratterizzazione genera azioni di usurpazione e imitazione, fenomeno conosciuto come Italian Sounding. Anche nel 2024 il Consorzio ha destinato ingenti risorse all’attività di registrazione del marchio consortile e dell’indicazione geografica “Gorgonzola” in tutto il mondo (ad oggi sono 96 i Paesi in cui il marchio è registrato) al fine di tutelare il prodotto dalle imitazioni e di garantire il consumatore che deve esser certo di trovarsi davanti a un prodotto che rispetta un preciso disciplinare di produzione, il legame con il suo territorio e severi controlli che ne garantiscono sicurezza e qualità. Nel 2024 sono state 102 le richieste di registrazione effettuate tutto il mondo, procedure che hanno richiesto un esame di valutazione da parte del Consorzio.

 

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